Antiquarium e Parco archeologico di Castelseprio

II Parco archeologico di Castelseprio è stato costituito alla fine degli anni Cinquanta del Novecento, dopo la rivalutazione della chiesetta di S. Maria foris portas nel 1944 e a seguito dei risultati ottenuti attraverso il disboscamento dell’area delle chiese nel castrum e i numerosi saggi di scavo eseguiti su tutto il pianoro.

Si conservano i resti del castrum (insediamento fortificato) e del borgo dell’antica Sibrium, con notevoli testimonianze religiose di età paleocristiana, longobarda e medioevale.

Il sito conobbe frequentazioni dalla tarda età del Bronzo/prima età del Ferro, ma divenne importante come centro difensivo nella tarda età imperiale per la sua posizione strategica: consentiva infatti il controllo della strada proveniente dal Canton Ticino, collegamento tra l’area transalpina e la fertile pianura dell’Italia del Nord.

Divenuto castrum in epoca tardoromana, fu centro di una certa rilevanza in età longobarda e carolingia. Venne infine raso al suolo dai Visconti nel 1287.

All’interno del parco è visitabile l’Antiquarium allestito nell’ex conventino di S. Giovanni, piccolo edificio con corte che conserva affreschi di età rinascimentale nell’abside della chiesa conventuale; vi sono esposti reperti che raccontano la storia e la vita quotidiana del sito dalla pre-protostoria al XVI secolo.

All’esterno delle mura si trovano il borgo e l’oratorio di Santa Maria foris portas, monumento fra i più singolari e importanti dell’Alto Medioevo per l’eccezionale ciclo pittorico dell’abside orientale.

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