Archivio di Stato di Matera

L’attuale sede dell’Archivio di Stato di Matera è situata in pieno centro cittadino ed è il risultato di un importante intervento di risistemazione funzionale dello storico cinema “Quinto”, all’epoca adibito anche a sala da ballo. Sono presenti 4 aree funzionali: deposito documentale-archivistico, Sala Studio, uffici amministrativi e sala polifunzionale per l’allestimento di mostre ed eventi. Recentemente oggetto di nuovi interventi di manutenzione straordinaria ed è in corso la digitalizzazione dell’importantissimo patrimonio storico archivistico ivi conservato. L’Archivio di Stato di Matera conserva prevalentemente
documentazione del XX secolo, oltre quella unitaria e preunitaria. Il suo
patrimonio documentario è collocato e archiviato di scaffalatura metallica. Il documento più antico è dell’anno 1078, un privilegio
pergamenaceo dell’abbazia di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso. Il materiale archivistico è rappresentato da diversi fondi
privati: famiglie Malvini Malvezzi, Gattini, Volpe e Padula, Passarelli e
Corazza di Matera nonché famiglia Materi di Grassano, famiglia De Ruggieri di
Miglionico, fondi Rocco e Angelo Mazzarone di Tricarico, fondo Carmela
Biscaglia di Tricarico. Il materiale archivistico include la documentazione versata
dagli Enti pubblici. Si menzionano: la Camera di Commercio – la Pretura di
Matera e provincia – il Tribunale di Matera – la Procura della Repubblica – la
Corte di Assise di Matera – la Prefettura – il Comando Provinciale dei Vigili
del Fuoco – gli Archivi Notarili di Matera e provincia – i Comuni – l’ Ufficio
Genio Civile  e del Catasto Terreni
Fabbricati di Matera e provincia – la Questura – la Commissione provinciale
tributaria di Matera- le Liste di leva – l’Agenzia delle entrate direzione
pro.le di Matera – gli Atti dello stato civile Matera e provincia (dal 1809 al
1900) – l’ Intendenza di finanza nonché gli archivi storici di Enti pubblici
soppressi (ad es. A.A.I.: amministrazione aiuti internazionali) e degli Enti
ecclesiastici soppressi. Nella sala studio vengono dati in consultazione i documenti
originali conservati in Archivio. L’accesso è libero e gratuito. È possibile
ottenere duplicazioni a pagamento ma ne è precluso il prestito. È, altresì, presente una Biblioteca contenente testi di
varia natura. Spicca la sezione “lucana”. È consentita la consultazione, la
riproduzione ma è vietato il prestito.

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