Tra il paese e il lago, infatti, in un’area di circa 70mila metri quadrati, dal 1965 al 1991 ha operato l’acciaieria Falck, di cui resta l’eredità di scorie e sostanze tossiche. Scorie che si trovano tuttora interrate sotto la superficie dello stabilimento, delimitate da un muro di contenimento confinante con la Riserva naturale, e sotto la discarica del limitrofo comune di Samolaco, una montagnola squadrata ricoperta di erba che si affaccia sul canale di Pozzo di Riva le cui acque si immettono nel lago.