Museo archeologico nazionale “Mario Torelli”, Parco archeologico e Catacombe ebraiche

Il Museo, ospitato nei camminamenti seminterrati del castello costruito nel 1470 da Pirro del Balzo, è stato oggetto nel 2021 di un completo rinnovamento della veste espositiva. Si articola in sei sezioni cronologiche, in cui sono esposti reperti che raccontano la storia di Venosa e del comprensorio del Vulture dalla fase preromana al Rinascimento, con un ampio settore dedicato alla vita della colonia latina di Venusia, dalla fondazione (291 a.C.) all’età tardo-imperiale. Tra i manufatti di rilievo della collezione museale si segnalano l’Auguraculum di Banzi e la Tabula Osco-Bantina, databili agli inizi del I sec. a.C., la collezione di sculture di età tardo-repubblicana e imperiale, tra cui primeggia una testa marmorea di Diadumeno della fine del I sec. d.C., e il ricco corpus epigrafico.

Il Parco Archeologico è ubicato presso la periferia nord-orientale del centro abitato. Si tratta di una vasta area che conserva testimonianze di un’occupazione continua dall’età repubblicana a quella medievale. Maestosa quinta scenografica del sito è la Chiesa Incompiuta, ampliamento della Chiesa della SS. Trinità, iniziato nella prima metà del XII sec. dagli abati Benedettini e mai portato a conclusione. Il percorso di visita del Parco comprende: un complesso termale di I-II sec. d.C., domus romane ed edifici a carattere commerciale, i resti di un impianto basilicale (il c.d. battistero paleocristiano), datato alla fine del V-inizi VI sec. d.C., e la maestosa fabbrica della Chiesa incompiuta, di cui sono stati eretti, riadoperando materiale di spoglio della città romana, i muri perimetrali, il transetto, la parte absidale e parte del colonnato interno che doveva dividere la navata centrale da quella meridionale; in un settore separato dal passaggio della SP 18 Ofantina, si conservano i resti dell’anfiteatro di età imperiale.

Il complesso funerario ipogeico noto come Catacombe di Venosa interessa il ripido versante sud-orientale della collina della Maddalena, situata a circa 1 km a NE della città. Esso è costituito da tre distinti nuclei catacombali scavati a quote differenti nel tenero banco naturale della collina. I tre sepolcreti, datati tra IV e VI sec. d.C., sono noti come: “Catacombe di S. Rufina”, “Catacombe ebraiche” o “Catacomba Vecchia” e “Catacombe Cristiane”.

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